Nel 1880, nelle profonde gole tufacee del Porto d'Ischia, antica officina di secolari botti, nasce la Alfonso Perrazzo & C., la più antica casa vinicola dell'isola. Dopo pochissimi anni, alla fine del secolo scorso, arrivarono i primi riconoscimenti ufficiali: sono una sorta di "diploma" redatti dalla Camera del Lavoro "Gian Battista Vico", i cui originali sono tuttora ben conservati dalla Casa, nella versione originale.
Ma è soltanto nei primi del '900 che la intraprendenza del Cav. ufficiale Alfonzo Perrazzo, sindaco d'Ischia, ottiene risultati rilevanti con il commercio all'ingrosso dei vini isolani sfusi (quartaruli, barili e carrati), destinati al mercato nazionale ed europeo (Francia compresa!). I principali clienti dei vini della cantina di Don Alfonzo sono i veronesi e le aristocratiche aziende spurnantistiche del Piemonte e del Veneto che, via mare, si riforniscono direttamente alla banchina dall'Azienda.
Anche i toscani per carenza di vitigni a buccia bianca si rivolgono alla Perrazzo per produrre ì loro vini tranquilli. Atipici rispetto agli altri vini del sud, per la loro finezza ed eleganza i vini d'Ischia incontrano a mostre e concorsi i più alti consensi. E Don Alfonzo, come tutti gli uomini dì grande ambizione, non si accontenta. Con l'apporto entusiasta di figli e nipoti, inizia una distribuzione delle più famose tipologie Ischia, Capri, Epomeo, Falerno, nei ristoranti à la page dell'epoca, con un particolare riguardo a quelli di Napoli: tra questi, "Zi Teresa", "La Bersagliera", "Trianon" ......
Don Alfonzo, antesignano della moderna vendita per corrispondenza, fornisce le famiglie patrizie napoletane: sicuramente. impressionante è la raccolta filatelica conservata sulle cartoline, d'epoca di risposta agli ordinativi dei vini.
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